Critica
Celeste Fortuna, pittrice dalla fantasia inesauribile, - INQUILINA DELLE RESIDENZE DEL SOGNO - cantastorie del bello...
Le sue tele ammaliano per la loro intensità, per come ha voluto e saputo dipingere l'aria della sua terra, il respiro della sua gente...
Definirei i quadri di Celeste: " la Calabria scritta a colori", dove ci sembra di udire anche la bellezza antica del linguaggio dialettale, quello dei nostri padri... Un tuffo nel passato che ci aiuta a vivere meglio in un mondo "Nucleare"... e lei, la nostra pittrice, ci ricorda che i valori esistono ancora... ce lo ricorda col suo gusto, la sua interiorità, l'eleganza del cuore, perchè la sua cromaticità è "ARS", di un'elevata interiorità, di un avvenire profondo, ricco di vibrazioni poetico- sentimentali, di colori accesi.
Occupandomi di Pari Opportunità, non posso non parlare delle DONNE di Celeste:
donne fluide, fantastiche, che vivono in un'atmosfera ricca di vibrazioni, passioni trattenute in una sensualità immaginativa, in un mondo interiore di "Attese" e "Silenzi"...
La pittrice, cerca la donna in un incendio di rossi, circoscritta nel silenzio e nella separatezza, immobili in una quiete silente;
sono là nella pienezza di un'età giovane, forse soltanto in attesa di essere animate da un richiamo o da un abbraccio.
Sono donne, quelle di Celeste, forti, come sono le donne: dolci, forti, sicure, vicine all'uomo, nel pieno rispetto delle differenze femminili, e malgrado tante difficoltà, entusiaste.
Tutta questa energia mi hanno trasmesso le figure femminili di Celeste Fortuna, che nella loro plastica evidenza corporea, campeggiano in sala e sottintendono padronanza e sicurezza nella realizzazione.
Onore a Celeste Fortuna, ad maiora, con grande affetto... Bruna
Bruna Filippone (Scrittrice - Comitato Nazionale Pari Opportunità ROMA - Ministero Pubblica Istruzione)
Celeste Fortuna, si colloca nel solco della poetica moderna perchè ha scelto la natura il solo elemento fondamentale.
Quel che vediamo sulle sue tele è l'insieme di luce e colore, l'uno e l'altro delicatamente strutturato, a secondo dell'ora, della stagione, della posizione, della fonte luminosa.
Una pittura in rapporto con il naturale, accuratamente studiata, meditata e ricercata secondo la mobilità della luce e degli effetti cromatici sapientemente costruiti secondo precise regole prospettiche.
La nostra pittrice lega il suo operato pittorico all'ambiente: alle sue case, alle sue vie, alle sue atmosfere latine, vibonesi, calabre, che interpreta ed anima con personale realismo umano.
Un guizzo pittorico che inscena il suo brio di luce creativa nella moderna sensazione dell'armonia che orchestra con maestria i particolari che sensibilizzano l'immagine al ritmo della manifestazione figurativa attuale, alla qualità contemporanea, alla poetica artistica del proprio tempo.
Un corso creativo della coesrenza voluto e manifestato dal senso immadiato dell'emozione che filtra il suo entusiasmo nel consapevole e poi libera quella familiarità di immagine figurativa che sa essere affettività allo stato puro, espressione poetica di simpatia, perchè profondamente umana.
Un messaggio che penetra con naturalezza nella poesia delle cose, nell'umanità intima e buona dei suoi racconti, sostenuti da immagini concepite con ordine costruttivo, puntuale e spazialmente controllato dove tutto s iracchiude in un campo materico reso sempre più sensibile e trasparente dove alcuni particoalri evidenziano una ricercata vivezza.
Nelle sue composizioni il lindore della tradizione pittorica tracciato dalla mano femminile, che conosce già i fenomeni ed i segreti del ricreare che dà un nuova vita, attraverso un'energia luminosa di forme e colori poeticamente e romanticamente concepite e con sentimento esternate.
Una pittura fedele alla propria natura ed alla propria terra, alle cose che ama e che coglie con immediatezza, racchiudendoli in una sintesi poetica carica di solarità e di freschezza.
Una poetica dove il ritmo della luce è quello tracciato dall'impianto, scandiscono un battito dolce e disteso di tensione che crea nel dipinto una spazialità espressiva tanto famosa quanto autentica.
Prof. Giuseppe Farina (Direttore artistico Biennale di Monterosso Calabro)
La pittrice Celestina Fortuna dipinge le cose che ci circondano, che noi vediamo e che ne siamo a contatto, e, che spesso non si osserva la loro vera natura meravigliosa.
Ella ce li pone a tu per tu con estremo rigore disegnativo e con la combinazione delle tonalità, rendendosi perfettamente conto che il colore non è la semplice colorazione di una superficie, ma la luce che colora gli oggetti.
Di conseguenza, Celestina si mette a coloarare la superficie di una tela, procedendo per strati estremamente diversi, la cui combinazione e sovrapposizione crea il tono adeguato.
L'artista Celestina Fortuna distingue la realtà naturale da quella plasmata nel quadro, dove dipingere non significa soltanto copiare l'oggetto, ma nel riprodurne le forme, di esso trae l'armonia degli oggetti contenuta; evidenziando un senso di mistero che può esistere nei cassetti chiusi o in quella busta chiusa dove, tra le due realtà meravigliose che sono la natura rappresentata da "la rosa" e "il merletto" costituito dal lavoro dell'uomo.
La semplicità dell'immagine, che lei sceglie ci rimanda ad emozioni ed ambienti ricchi di fascino e di memoria, di memorie: di quelle famiglie già vissute o che continuano a vivere nella loro nobile povertà.
Da quelle facciate o casolari, emergono i valori genuini della vita con limpida e poetica voce, a cui i colori e le forme hanno suadente musicità che trasmette all'animo: serenità, amore e talvolta inquietudine.
Prof. Salvatore Mazzeo (Docente Accademia di Belle Arti Reggio Calabria)
Si impregna di un chiaro e sensibile naturalismo la pittura di Celestina Fortuna.
La nitidezza delle immagini, rigorose nella sua plasticità e equilibrate nei toni e nel disegno, senza inutili forzature, comunicano con immediatezza il valore del sentimento servendosi di accenti sobri e di lineare espressione.
Aoristias (critico d'Arte presso ARTECULTURA Milano)
Alla donna, Celestina Fortuna, dedica gran parte dei suoi dipinti.
In essi l'autrice riesce nel suo intento, quello di trasformarli in un inno all'opera femminile incessante e silenziosa... come nei panni stesi al balcone ed alle finestre, nei merletti creati dalle sue mani, belli e delicati come petali di rosa.
Prof.ssa Vittoria Saccà (Scrittrice e Giornalista)
Dopo i primi approcci alla pittura da autodidatta l'artista Celestina Fortuna ha affinato i suoi mezzi espressivi, pervenendo ad uno stile suo propriosenza riferimento alcuno ad archetipi artistici.
Gunta alla soglia della maturità artistica, con un vasto bagaglio tecnico, la sua pittura, per chi vi sa leggere, rivela le ragioni ed i caratteri della su avicenda biografica di donna: una pittura cordiale sotto il dominio del mondo interiore.
I suoi dipinti, sono molto lontani dalla frenesia del mondo moderno, dal quale tutti noi siamo travolti.
E' vero, la pittrice vuole recuperare i segni del passato tradotto in immagini nitide e lievitate al calore del cuore: un album di case quiete, di balconi fioriti, di casolari che dormono odoranti di greggi, di vetusti archi, di palazzi antichi possenti, di angoli e strade di periferia; angoli e strade, appunto, della memoria.
E' nel realismo, pudico e poetico, in un realismo intimo, cioè, che la Fortuna scopre la vena più feconda e geniuna.
Il marrone che predomina sia nella suggestive rappresentazioni plastiche, sia nella prospettiva appena accennata, sia negli interni, è il colore che meglio si addice alla resurrezione di un epoca sepolta.
Nessun colore sgargiante, nulla di metafisico o di sperimentale nella sua pittura, che piace proprio perchè rappresenta con toni dimessi la realtà quotidiana (quasi fotografica), da tutti decifrata.
L'inventario di Fortuna infatti non è fatt osolo di case e di balconi ma anche di cose e di oggetti: di un vestito di ballerina, di rose e gerani, di merletti, di finestre con tendine, di panni stesi, di qualche ambiguo gatto, di bigiotteria, di armadi e cassetti semiaperti, di piccole storie... alcuni di questi oggetti ricordano il protagonismo nei lavori domestici della donna che nei dipinti polemicamente risulta assente: una presenza-assenza, appunto.
D'altro lato, questi stessi soggetti, rimandano al crepuscolarismo di Corazzino ("Io amo la vita semplice delle cose") e del Gozzano ("le buone cose di pessimo gusto"), dove pessimo sta per buono e caro.
Anche la sua pittura ricerca e trova, tra la malinconica luce, gli oggetti più trascurati e dà loro vita e vi si rifugia come in un sogno liberante.
E quando Celestina Fortuna, idugiando sulle cose, raggiunge l'equilibrio tra l'estro armonioso dell'impasto tonale e il raccolto sentimento, ti accorgi allora che la sua pittura commuove ed è vera.
Prof. Rocco Cambareri (Scrittore e Poeta)
Le tele ad olio di Celeste Fortuna comunicano messaggi di serenità e di valori mediante la rappresentazione di donne, cose e oggetti della vita quotidiana che raccontano le usanze, le tradizioni, lo "status vivendi" dignitoso della gente povera di Calabria, ma ricca di sani principi. La passione per Celeste è il volano della pittura che, coinvolgendo l'interiorità, concorre alla formazione della persona umana. Senza di essa l'esistenza sarebbe vuota. Accanto agli "oggetti", dipinti con stile molto personale e tecnica sicura nelle linee formali, un ruolo di primo piano assumono le figure di donne che, con il corpo estremamente raffinato, elegante, delicato, armonioso, comunicativo di esemplare purezza e innocente bellezza, lanciano un messaggio d'amore per porre fine al femminicidio perpretato con violenze inaudite. Il processo di interazione, promosso tra noi e le tele di Celeste, mette in moto la memoria e ognuno di noi scava nella sfera dei ricordi. La memoria è importante, essenziale, indispensabile per rievocare il passato. Essa ci ricorda l'infanzia, vissuta nel vicinato mediante la pratica di giochi innocenti, di apprendimento di regole comportamentali, di affetti, di spensieratezza. Celeste comunica i suoi messaggi usando varietà di colori, colori appropriati, abilmente equilibrati, rasserenanti. Tramite i colori costruisce la luminosità, la luce eterna, cosmica, immortale, quella luce squarcia le tenebre: "fiat lux" e luce fu, la luce è, la luce sarà per sempre. Gli oggetti delle tele, creati abilmente e con grande professionalità, diventano soggetti che ci parlano e ci fanno notare la grande capacità artistica di Celeste che rispetta le proporzioni e la prospettiva, elementi essenziali nell'Arte vera.
Prof. Bruno Tozzo (Giornalista)